domenica 27 ottobre 2019

Ti presento #3 : Hell's Paradise 〜 Jigokuraku di Yuji Kaku


Ohayoo readers 💛🎃 !

Ben tornati sul blog! Oggi sono qui per "presentarvi" un nuovo manga targato J-pop uscito da pochissimi giorni! Ultimamente le case editrici , ed in particolare proprio la J-Pop, stanno portando in Italia tantissimi titoli e generi rendendo tutti dei "bimbi felici" (tranne il portafogli 💸😂).
Prima di cominciare, volevo avvisarvi che questo format altro non è che il nuovo "look" della precedente rubrica "Opinioni iniziali", alla quale ho cambiato titolo per renderla più simpatica e meno impostata XD. Iniziamo subito!






Manga: Hell's Paradise 〜 Jigokuraku
Titolo Originale: Jigokuraku
Mangaka: Yuji Kaku
Categoria: Shounen
Genere: Avventura, Sentimentale, Azione, Drammatico
Casa editrice: J-Pop
Status: in corso...  
(7 volumi in Giappone)


Trama:
Gabimaru è il più forte e temuto shinobi di Iwagakure; conosciuto e soprannominato da tutti come "Gabimaru l'arido", egli è famoso non soltanto per il suo incredibile talento nelle arti ninja, ma anche per il suo fare crudele e spietato che lo rende un "mostro senza cuore". Dopo essere stato imprigionato, Gambimaru  trascorrerà diversi giorni in attesa della propria morte in quanto, nonostante sia suo desiderio lasciare finalmente questo mondo, nessuno è in grado di porre fine alla sua vita. A raggiungerlo sarà Sagiri, un'assassina che gli  ridarà speranza offrendogli la piena assoluzione e dunque la possibilità di vivere una vita "normale" insieme all'unica persona capace di non farlo sentire "arido": ma in cambio di ciò, Gabimaru dovrà trovare l'elisir dell'immortalità nascosto nel luogo soprannominato "Paradiso"...

Trama scritta da LunaKyta


<< ... Perchè non riesco a morire? Perchè non voglio farlo? Eppure non ho alcun attaccamento alla vita. Ho ucciso un numero spropositato di persone. Vivere a lungo non mi interessa. Dopotutto sono uno shinobi, per me la vita non ha alcun valore...>>  .



Yuji Kaku non perde tempo, e con queste prime battute immerge subito il lettore in un'atmosfera tutt'altro che felice e spensierata: già dalle prime frasi è subito chiaro che temi come la morte, l'omicidio e la crudeltà , siano molto presenti all'interno di quest'opera; l'autore infatti ci abitua sin da subito alla spietatezza e alla crudeltà dell'omicidio, illustrando al lettore nelle prime pagine alcune delle pene di morte più crudeli di quell'epoca. Anche il protagonista, contrariamente a quanto ci si possa aspettare, è uno shinobi "crudele", incapace di provare qualunque tipo di pietà e sentimento, tanto da essere definito ( e da definire anche se stesso) "arido", il che lo porta a non avere a cuore nè la vita altrui nè la propria, ritenendola al contrario come qualcosa che "non ha alcun valore". Vivere per lui non ha importanza ed accetta senza porre resistenza qualunque pena gli venga assegnata; eppure nonostante ciò nessuno, dopo averlo catturato, è in grado di ucciderlo. Gabimaru si sente veramente un essere arido, ma in realtà non lo è... a fargli prendere coscienza di ciò e del fatto che in realtà lui desidera vivere è Sagiri, una "taglia teste" appartenente al clan Yamada, il cui compito è  giustiziare i criminali. Sagiri scopre che Gabimaru non riesce a morire perchè in realtà ha trovato un motivo per vivere...la sua amata sposa, la cui esistenza costituisce la sua unica ragione di vita; l'idea di poter  rivedere la moglie e di stare con lei, lo induce inconsciamente a sopravvivere. La donna in questione altri non è che la figlia del capo viallaggio di Iwagakure, colui il quale ha pianificato l'arresto di Gabimaru dopo che quest'ultimo gli aveva comunicato di voler lasciare il villaggio per vivere una vita tranquilla con la propria sposa. Sagiri offrirà improvvisamente  a Gabimaru la "piena assoluzione", ovvero cancellare tutti i suoi peccati e dargli così la possibilità di vivere una vita "normale" insieme all'unica persona capace di non farlo sentire "arido": ma in cambio di ciò, gli chiede di trovare l'elisir dell'immortalità nascosto nel luogo soprannominato "Paradiso". 
Entra così in gioco un altro tema portante di quest'opera: la "vita": cosa vuol dire? che significato ha? Per cosa vale la pena vivere o morire? Mi ha stupita particolarmente questa forte e continua contrapposizione tra "Vita" e "Morte", ripresa anche dal titolo del manga e dal luogo che si dice custodisca l'elisir dell'immortalità, soprannominato "Paradiso" all'interno del quale succedono cose orribili, il che ti fa pensare di essere giunto in un vero e proprio inferno! A rendere ancora più marcata questa contrapposizione è proprio la "missione" in sè, il ritrovamento di questo elisir che garantirebbe la "piena assoluzione per qualunque crimine commesso e la protezione dello Shogun in persona", dunque una sorta di rinascita. La missione però è rischiosa ma, non a caso, i partecipanti sono tutti criminali spietati condannati a morte, la cui sorte è già stata decisa, e la cui sopravvivenza dunque non è una priorità in quanto solo uno di loro otterrà questa tanto desiderata "assoluzione", ovvero colui che per primo consegnerà questo elisir: nessuno è indispensabile, tutti sono sacrificabili, non importa se i contendenti muoiono per mano del "fato" o di uno di questi spietati assassini! Tutti sono facilmente sostituibili proprio perchè le loro vite non contano nulla, e per ognuno di loro che muore altri vengono "invitati" a prendere parte a questa spedizione suicida.
Insomma posso affermare con certezza che si tratta di un'opera molto particolare ed interessante, almeno per quanto mi riguarda, lo ritengo però un manga che sicuramente non è adatto a tutti, proprio per la crudeltà che viene raccontata. Consiglio dunque questa lettura agli amanti del genere, o almeno a coloro i quali apprezzano questo tipo di storie; per quanto mi riguarda attendo con ansia il prossimo volume che uscirà a dicembre!😄

Cosa ne pensate? Lo comprerete?




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